mercoledì 17 novembre 2010

Coincidenze



A volte ci sono cose che capitano proprio nel momento giusto. Prendete per esempio un ministro dell'interno. Un lunedì sera accende la tv e sente che dicono che la camorra e la 'ndrangheta sono fortemente infiltrate al nord, nel suo nord, e che molti politici locali, anche quelli del suo stesso partito, sono collusi con la criminalità organizzata. Eccolo, basito e incredulo, cercare un modo per difendersi, per dire che non è così, che loro la mafia la combattono, duramente, che nessun governo ha mai ottenuto tanti risultati come loro. Come fare?
Ma mentre si sta ancora chiedendo come difendersi, o come attaccare, ecco cosa succede, esattamente il giorno dopo.
Il secondo latitante più ricercato in Italia (latitante da più di 14 anni...), il capo dei Casalesi, viene arrestato in una brillante operazione. Un'ora dopo, lo stesso ministro, finalmente sollevato e raggiante, può dichiarare in tv che questa è "la differenza tra l'antimafia giocata ("giocata"?? io avrei detto "reale", "operativa", va beh...) e l'antimafia parlata".
Momenti di gloria.

Complimenti, sinceri, alla questura e alle forze dell'ordine che hanno lavorato duramente per ottenere questo risultato, che è in ogni caso positivo. E complimenti anche al ministro, per l'enorme dose di culo. Coincidenze...

3 commenti:

  1. Eh già, ma tu guarda i casi della vita...Comunque peccato che Maroni non vada da Fazio e Saviano, avrei proprio voluto vederlo travestito da Sandokan...

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  2. Su Spinoza lo stesso argomento lo sintetizzano così, splendidamente:

    Termina la lunga latitanza di Antonio Iovine, boss dei casalesi. Era ricercato da lunedì sera. [alexfor]
    http://www.spinoza.it/

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  3. I soliti malpensanti. Stiamo sempre qui a fare della facile dietrologia, invece di guardare bene i fatti e la realtà e rallegrarci di questo ennesimo brillante colpo inflitto dalla mafia. Alla mafia. Dalla mafia. Boh, non mi ricordo più.
    Nazza

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