lunedì 24 gennaio 2011

Campionati italiani di fondo - Gressoney

Ieri è stata proprio una gran bella giornata a Gressoney (grazie Sand!), con un sacco di big del fondo italiano, di ieri, di oggi e anche di domani. Veder correre da vicino, da molto vicino, gente come Giorgio Di Centa, Pietro Piller, Arianna Follis e Marianna Longa, Zorzi, Moriggl, Roland Clara e Federico Pellegrino, veder girare attorno a loro i grandi miti del passato come Silvio Fauner, Vanzetta, Albarello, Gabriella Paruzzi,...

Ma soprattutto vederli correre. Capire che quello che fai tu non è fare fondo, ma mettere uno sci davanti all'altro, con una resa sforzo/risultato pari a zero, e vedere invece cosa è capace di fare il corpo umano ai massimi livelli... Il più impressionante è stato Moriggl, alla partenza della sua frazione in pattinato. Quando è arrivato in cima al cavalcavia (vedi filmato sotto, anche se quello nel filmato non è lui) pensavo che saltasse, come una moto da trial. Pazzesco.

E, ciliegina sulla torta, veder vincere i due atleti di casa, sia tra gli uomini sia tra le donne. Pas mal.






Si parte!




FORZA ARIANNA!



Marianna Longa






Un po' di paesaggio gressonaro











Allora, in questa foto ci dovevano essere Giorgio Di Centa e subito dietro Federico Pellegrino... In realtà è diventata una fotopubblicità per Chebanca e Tuttosport!
:)




Ecco, qui Giorgio e Federico erano un po' più facili da inquadrare...




giovedì 20 gennaio 2011

Il Grande Fratello Fiscale



Forse avete sentito parlare, o comunque ne sentirete parlare, del nuovo obbligo che riguarda più o meno qualsiasi commerciante/artigiano/professionista/impresa a cui potreste rivolgervi.E cioè l'obbligo di segnalare all'Agenzia delle Entrate ogni operazione di importo superiore a 3600 Euro (Iva compresa). In pratica se voi andate in un negozio e fate acquisti sopra quella cifra, il negoziante deve chiedervi il codice fiscale e segnalare il vostro acquisto. I casi sono più numerosi di quanto si pensi: gioiellerie, mobilifici, agenzie viaggio, ecc.
Lo scopo di tutto questo: incrociare i dati sul vostro reddito annuo con le vostre reali capacità di spesa, in modo da beccare quelli che dichiarano 10.000 Euro di reddito e poi spendono 5.000 Euro di gioielli e pellicce, 6.000 in vacanze, 3.000 per un nuovo tappeto, ecc.
Ok. Fin qui sarebbe anche accettabile, se l'effetto fosse quello voluto. Giusto colpirli, non alzerei un dito per difenderli. Solo un po' di incazzatura, da una parte perché come cliente non voglio che si sappia tutto quello che compro, poi come negoziante perché è una scocciatura e un problema (se il cliente si rifiuta di darmi il codice fiscale? Se il cliente è giapponese e non riesco neanche a spiegargli che deve dirmi come si chiama perché lo devo dire al Fisco?), e infine come commercialista perché è un ulteriore adempimento telematico da fare, gratuitamente, e soggetto a sanzioni.

Ma vediamo alcuni aspetti che rendono questa cosa ridicola, inutile, controproducente e dannosa....

- Prima di tutto hanno creato questo adempimento per combattere l'evasione, e invece l'unico risultato sarà quello di far aumentare parecchio le vendite in nero: cosa pensate che faccia un gioielliere che deve vendere una collana da 7.000 euro, e il cliente gli dice "Io il codice fiscale non te lo do. O me la vendi senza scontrino, così non devi segnalare niente, oppure la vado a comprare da un'altra parte". Cosa fa? La vende in nero, ovvio.

- Il secondo effetto sarà quello di dare un grande stimolo all'economia delle aziende italiane, in questo momento di crisi. Io devo comprare un orologio di lusso: se lo compro ad Aosta il mio nome viene segnalato al fisco, il quale in sede di controlli farà valere la presunzione che se ho speso 4.000 in orologi devo aver guadagnato almeno 40.000 nell'anno. Se invece vado a comprarlo a Martigny, o ancora meglio a Chamonix, che non ho neanche problemi di dogana, non devo dirlo a nessuno. Dove vado a comprare l'orologio? Bell'aiuto alle imprese italiane! Soprattutto quelle non troppo lontane dai confini...

- Terzo, e qui iniziano le comiche. Il negoziante non deve fare il carabiniere, deve solo chiedermi il codice fiscale; non è tenuto a controllare che sia vero.... E allora cosa mi impedisce di andare a comprarmi il Rolex e dare il codice fiscale del mio vicino di casa che taglia sempre l'erba la domenica mattina alle 8...? Così poi vanno da lui a fargli i controlli sulle spese.....

- Quarto: e adesso immaginate di essere voi il vicino di casa maniaco del giardinaggio. Un giorno bussa la Finanza e vi dice: "Lei nel 2010 ha dichiarato 12.000 Euro di reddito, e lo stesso anno si è comprato un bel Rolex, complimenti!".  E adesso dimostrate che non è vero, che non siete voi, che qualcun altro ha usato il vostro codice fiscale.... O avete la botta di culo (si fa per dire) che proprio quel giorno eravate ricoverati in ospedale, oppure in crociera ai Caraibi, altrimenti, se era un qualsiasi sabato in cui eravate a casa vostra.... siete fottuti.

- Quinto: mettiamo che oggi sia il mio compleanno. Mettiamo che ho tanti amici, e che sono molto molto generoso. Tutti al ristorante, pago io! 3.700 Euro. Beccato!
Ok, magari al compleanno no, ma il conto del ristorante al matrimonio di mio figlio...? O la vacanza-regalo con mia moglie per le nostre nozze d'argento, usando tutti i risparmi faticosamente accumulati in questi 25 anni di duro lavoro...?


domenica 16 gennaio 2011

Matematica della prostituzione




Ma se io pago una donna per dire di essere la mia compagna stabile, e che quindi stava con me nel momento in cui mi si accusa di essere stato con una prostituta, da un punto di vista matematico che cos'è?

A) Prostituzione periodica

B) Prostituzione al quadrato

C) Annullamento di prostituzione (meno per meno fa più...)

D) Dimostrazione per assurdo


Attento Presidente, funziona così solo nei film, e solo se è a fin di bene... (dal minuto 1:30)


martedì 11 gennaio 2011

Educazione Papale


"Non posso passare sotto silenzio un'altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione".


Caro Ratzy, già dici cazzate, almeno cerca di farti capire...









PD?



Ma se non prende una posizione sul referendum degli operai Fiat, il PD, a cosa serve???

domenica 9 gennaio 2011

Comunisti in cachemire



Berlusconi dichiara che i comunisti ci sono ancora, ma adesso hanno maglioni di cachemire e vanno in vacanza a S. Moritz...

D'Alema si sente in dovere di rispondere. Benissimo, cosa ci si aspetterebbe da lui? Evidentemente una risposta in cui dice che queste sono solo cazzate, che agli italiani comunque non gliene frega nulla dei maglioni di D'Alema, al limite che lui non è la persona più indicata per guardare i maglioni degli altri....
E invece cosa risponde?


1) Che lui non è andato in vacanza a Saint Moritz, ma in un paesino dell'Engadina, molto meno costoso, e che a S.Moritz ci è andato solo un giorno in gita, ma non ci era mai stato prima.

2) Che la sua sciarpa non è in cachemire, che indossa un vecchio giaccone e che le scarpe le ha pagate 29 euro alla Decathlon, testimoni tutti quelli che erano in coda con lui alla cassa.

.... Bene, il dibattito politico si infiamma.



sabato 8 gennaio 2011

Pop Economy




L'ultimo numero di Wired aveva un bellissimo articolo sulla "economia partecipativa". Sul sito lo trovate qui:


Come è sempre avvenuto nella storia, anche questa crisi sarà (speriamo) ricordata anche per la nascita di un nuovo modello economico, di un nuovo tipo di economia. L'economia partecipativa ha le potenzialità per essere il nuovo modello vincente del prossimo futuro? Io sono convinto che possa avere un ruolo molto importante. 
Gli acquisti che facciamo sono influenzati dalle opinioni degli altri, e dagli altri possiamo avere utili consigli. Libri, ristoranti, alberghi, vacanze, prima di fare i nostri acquisti possiamo avere in tempo reale le opinioni di altre persone che sono state in quei ristoranti, che hanno letto quel libro, che hanno visitato quel posto, e decidere non in base alla pubblicità dei produttori ma in base alle opinioni dei consumatori. 
Scambiarsi gli oggetti, cosa che su internet si fa già da qualche anno, cioè in sostanza da quando esiste e-bay, ma che non siamo ancora molto abituati a fare, non può certo diventare il modello unico né il più adatto ad ogni situazione. Continueremo senza dubbio a comprare cose nuove nei negozi. Gli scambi tra privati possono però "redistribuire meglio" gli oggetti che possediamo, razionalizzare i consumi, fare in modo che si possano eliminare le cose che riteniamo inutili senza doverle buttare via, e avendo in cambio cose che invece riteniamo utili.
Con una sfumatura leggermente diversa, questo sistema può aumentare l'efficienza degli oggetti che possediamo: come si dice nell'articolo, invece di comprare una macchina che usiamo due volte l'anno, possiamo benissimo cercare un'auto in car sharing quando ci serve. Si risparmia l'acquisto, l'assicurazione, il bollo, il garage, ed il numero di macchine in giro... Lo stesso ragionamento può essere fatto per mille altri oggetti che non vengono usati quotidianamente, ma che normalmente compriamo per poterli avere nelle poche occasioni in cui ci servono (il tagliaerba o la macchinetta per la neve, la motosega, il trapano, la casa al mare,...). Ora come ora il sistema è molto inefficiente, soprattutto in Valle, mancano i numeri e le possibilità. Alcuni comuni hanno messo in piedi un sistema di bike sharing, si può affittare un'auto, ma poco più. Ma se il sistema fosse diffuso capillarmente, pensate quante possibilità ci sarebbero, e quanto sarebbe facile e comodo! E in fondo anche i cellulari all'inizio servivano a poco perché in pochi ce l'avevano...

Scambiare un libro già letto con uno che vorremmo leggere, i vestiti dei bambini che sono cresciuti, una settimana tu nella mia baita in cambio di una settimana io nella tua casa sulla spiaggia... Non c'è niente di nuovo in tutto questo, sono tutte cose che esistono da sempre. E' la rete ad essere diversa: invece di relazionarsi con 10/20 conoscenti possiamo avere a disposizione migliaia di persone, e quindi molte più scelte, molte più opportunità da sfruttare. Questo è il futuro? Non IL futuro, ma una parte di futuro credo di sì.

P.S. Questo è un bar, e scrivo queste cose per chiacchierarne con chi mi legge, non per dare lezioni di economia.... Ma per chiacchierare dovete scrivere cosa ne pensate, qui sotto...