sabato 8 gennaio 2011

Pop Economy




L'ultimo numero di Wired aveva un bellissimo articolo sulla "economia partecipativa". Sul sito lo trovate qui:


Come è sempre avvenuto nella storia, anche questa crisi sarà (speriamo) ricordata anche per la nascita di un nuovo modello economico, di un nuovo tipo di economia. L'economia partecipativa ha le potenzialità per essere il nuovo modello vincente del prossimo futuro? Io sono convinto che possa avere un ruolo molto importante. 
Gli acquisti che facciamo sono influenzati dalle opinioni degli altri, e dagli altri possiamo avere utili consigli. Libri, ristoranti, alberghi, vacanze, prima di fare i nostri acquisti possiamo avere in tempo reale le opinioni di altre persone che sono state in quei ristoranti, che hanno letto quel libro, che hanno visitato quel posto, e decidere non in base alla pubblicità dei produttori ma in base alle opinioni dei consumatori. 
Scambiarsi gli oggetti, cosa che su internet si fa già da qualche anno, cioè in sostanza da quando esiste e-bay, ma che non siamo ancora molto abituati a fare, non può certo diventare il modello unico né il più adatto ad ogni situazione. Continueremo senza dubbio a comprare cose nuove nei negozi. Gli scambi tra privati possono però "redistribuire meglio" gli oggetti che possediamo, razionalizzare i consumi, fare in modo che si possano eliminare le cose che riteniamo inutili senza doverle buttare via, e avendo in cambio cose che invece riteniamo utili.
Con una sfumatura leggermente diversa, questo sistema può aumentare l'efficienza degli oggetti che possediamo: come si dice nell'articolo, invece di comprare una macchina che usiamo due volte l'anno, possiamo benissimo cercare un'auto in car sharing quando ci serve. Si risparmia l'acquisto, l'assicurazione, il bollo, il garage, ed il numero di macchine in giro... Lo stesso ragionamento può essere fatto per mille altri oggetti che non vengono usati quotidianamente, ma che normalmente compriamo per poterli avere nelle poche occasioni in cui ci servono (il tagliaerba o la macchinetta per la neve, la motosega, il trapano, la casa al mare,...). Ora come ora il sistema è molto inefficiente, soprattutto in Valle, mancano i numeri e le possibilità. Alcuni comuni hanno messo in piedi un sistema di bike sharing, si può affittare un'auto, ma poco più. Ma se il sistema fosse diffuso capillarmente, pensate quante possibilità ci sarebbero, e quanto sarebbe facile e comodo! E in fondo anche i cellulari all'inizio servivano a poco perché in pochi ce l'avevano...

Scambiare un libro già letto con uno che vorremmo leggere, i vestiti dei bambini che sono cresciuti, una settimana tu nella mia baita in cambio di una settimana io nella tua casa sulla spiaggia... Non c'è niente di nuovo in tutto questo, sono tutte cose che esistono da sempre. E' la rete ad essere diversa: invece di relazionarsi con 10/20 conoscenti possiamo avere a disposizione migliaia di persone, e quindi molte più scelte, molte più opportunità da sfruttare. Questo è il futuro? Non IL futuro, ma una parte di futuro credo di sì.

P.S. Questo è un bar, e scrivo queste cose per chiacchierarne con chi mi legge, non per dare lezioni di economia.... Ma per chiacchierare dovete scrivere cosa ne pensate, qui sotto...



2 commenti:

  1. Valgono anche scambi del tipo "ho un apparato riproduttivo che non uso abbastanza" ?...
    O scambi di fluidi corporei?...

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  2. Caro Nazza, benché abbia intuito la tua reale identità rispetterò la tua volontà di rimanere anonimo.

    Dal regolamento di Ebay ho visto che non si possono mettere in vendita vestiti usati, ma per un apparato riproduttivo praticamente nuovo non credo ci siano problemi. Tra l'altro pensavo fosse un preservativo, invece era cellophane...

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